Whistleblowing nel Comune di Campi Bisenzio
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Servizio attivo
Il Wistleblowing rappresenta uno strumento fondamentale per l'emersione di condotte illecite che ledono gli interessi e/o l'integrità dell'ente pubblico o privato di appartenenza.
Piattaforma WhistleblowingA chi è rivolto
Coloro riportati nella Circolare n. 16 del 9 agosto 2023
Descrizione
La legge 190/2012, "legge anticorruzione", ha introdotto nell'ordinamento italiano l'istituto giuridico del c.d. whisteblowing, cioè il dipendente/segnalante di condotte illecite in ambito lavorativo e le relative misure di tutela.
Con la Circolare n. 16 del 9 agosto 2023 adottata dal Segretario Generale nella veste di Responsabile per la Prevenzione della Corruzione, si forniscono indicazioni organizzative, operative e di protezione per il dipendente o collaboratore del Comune di Campi Bisenzio, che intenda segnalare illeciti in attuazione del nuovo dettato normativo di cui al D.lgs. n. 24/2023.
Nella suddetta circolare, a cui si rinvia, vengono illustrate dettagliate informazioni relative a:
- Chi può segnalare
- Cosa si può segnalare
- Cosa non si può segnalare
- Quando si puo segnalare
- Come si può segnalare
- Le tutela del segnalante, c.d. "Whisteblowing" e ampliamento misure di protezione
- Perdita delle tutele
- Trattamento dati personali
Per espressa previsione legislativa la segnalazione è sottratta all'accesso documentale (L. 241/1990) ed all'accesso civico generalizzato (D.lgs. 33/2013).
Si evidenzia che relativamente al "Come si può segnalare" la scelta del canale di segnalazione non è discrezionale per il c.d. whistleblower in quanto, in via prioritaria, è favorito l'utilizzo del canale interno e, solo quando ricorrono le condizioni di cui all'art. 6, D.lgs.24/2023, è possibile effettuare una segnalazione esterna.
Il Comune di Campi Bisenzio, è dotato di una Piattaforma per le segnalazioni, che consente la comunicazione diretta tra il segnalante ed il gestore della segnalazione, e che utilizza strumenti di crittografia per garantire la totale riservatezza dell'identità del segnalante, contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione, in conformità con il dettato normativo, coniugando, quindi, a questi, i requisiti di accessibilità e sicurezza.
Come fare
L'interessato è tenuto a compilare in modo chiaro, preciso e circostanziato le sezioni interne al portale, fornendo le informazioni richieste come obbligatorie e il maggior numero possibile di quelle facoltative.
Cosa serve
Non è necessaria particolare documentazione
Cosa si ottiene
Con l'utilizzo della piattaforma, la segnalazione viene indirizzata al Responsabile della Prevenzione della Corruzione (RPC), che ne cura l'attività istruttoria e pone quindi in essere gli atti necessari per l'attività di verifica e di analisi delle segnalazioni ricevute.
Tempi e scadenze
L'utilizzo della piattaforma informatica, consente a quest'ultimo di accedere alla propria segnalazione fino a 5 anni successivi alla data della segnalazione stessa, tramite l'utilizzo di un codice identificativo univoco (key code) che gli viene fornito all'esito della procedura effettuata.
Il key code non può essere replicato; si rammenta quindi che è onere del segnalante averne adeguata cura.
Il segnalante può verificare in qualsiasi momento e in totale autonomia lo stato di avanzamento delle segnalazioni inoltrate, consentendogli di scambiare messaggi o documenti direttamente con il Responsabile della Prevenzione della Corruzione (RPC).
Costi
Non sono previsti costi
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Condizioni di servizio
Contatti
Unità Organizzativa Responsabile
Ulteriori informazioni
Normativa vigente
Per garantire e consolidare l'efficacia dell'istituto anche con riguardo alle misure di protezione è stato approvato il D.lgs. n. 24/2023 in attuazione della direttiva (UE) 1937/2019 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali, che abroga la normativa precedente in materia.
Il suddetto decreto raccoglie in un unico testo normativo l'intera disciplina dei canali di segnalazione e delle tutele, ampliandole e modificandole, riconosciute al segnalante, al c.d. whisteblowing, cioè che è la persona che segnala, divulga ovvero denuncia all'Autorità giudiziaria o contabile, violazioni di disposizioni normative nazionali o dell'Unione europea che ledono l'interesse pubblico o l'integrità dell'amministrazione pubblica o dell'ente privato, di cui è venuto a conoscenza all'interno dell'ambito lavorativo pubblico o privato.
Tra i provvedimenti in materia emanati dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) si segnala:
- La Delibera ANAC n. 311 del 12 luglio 2023 recante Linee Guida per la di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali
- Procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne
- La Delibera ANAC n. 301 del 12 luglio 2023 recante il regolamento per la gestione delle segnalazioni esterne e per l'esercizio del potere sanzionatorio
- Le relative FAQ di ANAC